Eric Voegelin, Ordine e storia, vol. I, Israele e la rivelazione, Vita e Pensiero, Milano 2010, xlvi + 706 pp. (or. Order and History, Volume 1, Israel and Revelation [Collected Works of Eric Voegelin, Volume 14], ed. M.P. Hogan, University of Missouri Press, Columbia 2001 [1974]).
Va salutato con gioia il proposito delle edizioni Vita e Pensiero di pubblicare in italiano, e per la prima volta in forma integrale, tutti e cinque i volumi di Ordine e storia di Eric Voegelin: opera giustamente considerata come una delle imprese filosofiche più complesse e originali del Novecento.
Il primo volume, dedicato alla storia delle «esperienze di ordine» nelle civiltà del Vicino Oriente antico (Mesopotamia, Egitto e Israele), è un grandioso tentativo di comprensione filosofica dei vari percorsi che hanno condotto a ciò che Voegelin stesso definisce come «salto nell’essere», ossia alla scoperta delle idee di trascendenza e di ordine, e alla formazione di una coscienza individuale e comunitaria. Le domande poste dall’autore sono ancora oggi cruciali:
«Basta il concetto di “civiltà” a rendere ragione della complessità della storia? In che misura gli ordinamenti politici sono espressione di una determinata posizione antropologica? E ancora: le analisi storico-filologiche delle opere che hanno educato l’Occidente – dalla Bibbia a Omero, dai tragici a Platone e Aristotele – sono in grado di spiegarci tali opere facendo affidamento esclusivamente sui propri metodi?».
A questo primo volume faranno seguito i pannelli dedicati al mondo della polis (vol. II), a Platone e Aristotele (vol. III, già tradotto parzialmente presso Il Mulino e presso Antonio Pellicani Editore) e all’«età ecumenica» (vol. IV), con l’aggiunta dell’incompiuto volume conclusivo, In Search of Order, uscito postumo nel 1987.
Tra i vari pregi di questa nuova edizione, curata da Gian Franco Lami, va sottolineata la doppia scelta di corredare il testo con alcune note di commento e di aggiornamento bibliografico e con alcuni contributi critici, firmati dal politologo Peter J. Opitz (direttore del Voegelin-Archiv), dall’assirologo Peter Machinist e dalla filosofa Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz.