Le previsioni di Bouvard e Pécuchet

Mi ha sempre fatto sorridere, con un po’ di cinismo, la famosa “profezia” di Victor Hugo: «L’Ottocento è stato un secolo grande, ma il Novecento sarà felice». Evidentemente non tutti, nel XIX secolo, potevano pensarla in questo modo. Quel buon diavolo di Flaubert, ad esempio, ci ha lasciato qualcos’altro, fra le carte conclusive del suo capolavoro incompiuto, Bouvard e Pécuchet. I due protagonisti del romanzo, dopo aver attraversato con “stupidità esemplare” tutte le regioni dello scibile umano, avrebbero dovuto cimentarsi in un discorso sull’avvenire dell’umanità. Queste, per sommi capi, sarebbero state le loro previsioni:

«Pécuchet vede il futuro dell’umanità pessimisticamente: L’uomo moderno ha perso valore ed è diventato una macchina. Anarchia finale del genere umano (Buehner, I, 11). Impossibilità della pace (ibidem). Barbarie causata dall’eccesso d’individualismo e dal delirio della Scienza. 3 ipotesi: 1) il radicalismo panteista romperà ogni legame col passato e ne deriverà un dispotismo disumano; 2) se trionfa l’assolutismo teistico, soccomberà il liberalismo di cui l’umanità si è imbevuta dopo la Riforma, tutto sarà rovesciato; 3) se le agitazioni che ci sono dall’89 continuano senza fine fra due estremi, queste oscillazioni, per la loro stessa forza, ci trascineranno. Non ci saranno più ideali, religione, moralità. L’America avrà conquistato la terra. Avvenire della letteratura. Marioleria universale. Tutto non sarà che un’unica baldoria d’operai. Fine del mondo per estinzione del calorico.

Bouvard vede l’avvenire dell’Umanità ottimisticamente. L’Uomo moderno sta progredendo. L’Europa sarà rigenerata dall’Asia. Poiché la legge storica è che la civilizzazione vada da Oriente a Occidente – ruolo della Cina –, le due umanità saranno alla fine fuse. Invenzioni future: modi di viaggiare. Pallone. – Battello sottomarino con vetri; in una costante bonaccia, poiché l’agitazione del mare non sarà che alla superficie. – Si vedranno i pesci e i paesaggi sul fondo dell’Oceano. – Animali domati. – Tutte le culture. Avvenire della letteratura (contropartita della letteratura industriale). Scienze future. – Regolare la forza magnetica. Parigi un giardino d’inverno; filari di frutta sul boulevard. La Senna filtrata e calda, abbondanza di pietre preziose artificiali, abbondanza della doratura – illuminazione delle case –, si immagaz­zinerà la luce, perché ci sono dei corpi che hanno questa proprietà, come lo zucchero, la polpa di alcuni molluschi e il fosforo di Bolo­gna. Si sarà obbligati a fare intonacare le facciate delle case con la sostanza fosforescente e la loro radiazione illuminerà le strade. Scomparsa del male a causa della scomparsa del bisogno. La filo­sofia sarà una religione. Comunione di tutti i popoli. Feste pubbliche. Si andrà sugli astri – e quando la terra sarà consumata l’Umani­tà si trasferirà verso le stelle».

(G. Flaubert, Bouvard e Pécuchet, Estratto del piano per il seguito, trad. it. di C. Sbarbaro e M. Rago, Einaudi, Torino 1996, pp. 248-249)

Queste due visioni sono ancora oggi in circolazione. E ancora oggi è difficile capire quale delle due si rivelerà alla fine come la meno “stupida”.